Descrizione Progetto

I calabroni (genere Vespa) presenti in Italia appartengono principalmente a 2 specie: la vespa crabro diffusa su tutto il territorio italiano e la vespa orientalis presente esclusivamente nelle regioni meridionali.
Sono di grosse dimensioni (circa 35 mm di lunghezza), di colore bruno, con addome tronco a livello della sua inserzione al torace e variegato di giallo.

I calabroni vivono in nidi esternamente a forma di sfera, costruiti con legno impastato alla loro saliva. Le colonie sono costituite da circa 30-40 esemplari.

Pur essendo un insetto prevalentemente diurno, il calabrone svolge anche attività parzialmente notturna e lo si può trovare attivo anche in autunno inoltrato.

Nei confronti dell’uomo è tendenzialmente indifferente tuttavia, questi insetti possono diventare molto aggressivi se provocati o in vicinanza del nido.

Gli individui di genere femminile sono dotati di pungiglione, le cui punture (conseguenti a una reazione difensiva dell’animale) possono essere molto dolorose per gli esseri umani.

In primavera, una regina di calabrone si sveglia dall’ibernazione ed inizia a costruire alcune cellette in un luogo riparato e difficile da individuare. Inizia così a deporre le uova che, finché non si schiuderanno, sarà lei ad accudire.

Inizialmente il nido, si presenta come una semisfera concava nell’interno della quale si affacciano alcune cellette con le larve all’interno. In questa fase è la regina che le nutre ed espande il nido.

I Calabroni costruiscono nidi voluminosi (vespai) nei cavi degli alberi, a volte dentro i sottotetti, le sottogrondaie, i cassonetti delle tapparelle, i cornicioni, i comignoli dei camini e cavità nel terreno.

Il nido di vespa crabro, se costruito all’esterno, può assumere una forma ovale o sferica della circonferenza di un pallone da calcio, al cui interno ci sono più piani orizzontali di cellette contenenti la covata. Se costruito all’interno di cavità o sottotetti può assumere ragguardevoli dimensioni, anche prossime al metro di altezza.

In fine estate – inizio autunno, la regina cessa provvisoriamente di deporre le uova per lasciare alla sua prossima covata lo spazio necessario per crescere. Appena l’ultima covata è dischiusa comincia il declino del nido. La regina, ormai vecchia, non secerne più l’ormone che rende sterili le sue operaie, e cominciano così a nascere le nuove regine. Le vespe regine ed i maschi si mescoleranno con quelli di altri nidi ed avverrà l’accoppiamento di ogni nuova regina. Le nuove regine, dopo l’accoppiamento, andranno a svernare in ibernazione nei tronchi marci o sotto terra.

Le Vespe crabro sono attratte dalle sostanze zuccherine per cui si incontrano in particolare nella tarda estate/autunno (periodo della vendemmia).

l veleno presente nei pungiglioni contiene sostanze con attività tossiche e irritanti, che nella maggior parte delle persone, provocano effetti locali e transitori (dolore, gonfiore e arrossamento), ma può provocare nei soggetti allergici reazioni anafilattiche anche gravi (talvolta mortali).

Per questi motivi è necessario non sottovalutare il reale pericolo che un nido di calabroni installato nella nostra abitazione, o nelle immediate vicinanze, rappresenta.

Un’accurata disinfestazione messa in opera dagli specialisti di Cesan,vi metterà al riparo da ogni situazione di pericolo.