Le vespe sono animali estivi che scompaiono durante i periodi freddi. Solo le regine, femmine fecondate, sopravvivono da una stagione all’altra trascorrendo l’inverno in luoghi protetti, sotto la corteccia, sotto pietre, in tane abbandonate di roditori, sfruttando ripari offerti dagli edifici come gli angoli delle finestre e delle porte.
In primavera le regine lasciano i loro ricoveri ed iniziano la formazione della nuova colonia. La loro prima attività consiste nella costruzione del nido o favo.
Non è possibile prevedere a priori il luogo di costruzione di un nido pertanto ogni azione preventiva risulta del tutto inefficace.
I nidi sono facilmente riconoscibili dal loro colore caratteristico, simile al cartone, e dalla presenza di cellette esagonali con apertura nella parte inferiore.
Ciascun nido può ospitare da una decina a diverse migliaia di vespe in funzione della capacità della regina di trovare un ambiente particolarmente ricco di sostanze nutrienti.
Le vespe, come le api, sono provviste di un pungiglione che usano come arma per attaccare o per difendersi. Le vespe, al contrario delle api, possono pungere più di una volta e restare vive, quindi risultano più pericolose. Le api pungono solo se non possono farne a meno, sanno che dopo aver punto il loro pungiglione rimane attaccato al malcapitato, staccandosi insieme all’addome con conseguente morte dell’ape.
Ciò è dovuto alla conformazione del pungiglione che nell’ape è come un’arpione, una volta penetrato non esce più, mentre nella vespa è come un’ago. Le vespe quando vengono disturbate, anche se non volutamente, attaccano pungendo. La loro puntura spesso causa gravi irritazioni ed in alcuni casi anche shock anafilattici.
Le vespe sono rinomate per la loro spiccata aggressività anche in assenza di disturbi esterni. E’ consigliata quindi la massima cautela, laddove ci si trovi nei pressi di un favo.
La disinfestazione dalle vespe, si concentra quindi sull’eliminazione dei nidi quando questi siano stati localizzati per presenza di individui intorno ad essi. E’ necessario intervenire per la disinfestazione quando il nido è ancora di piccole dimensioni nel periodo primaverile e nelle prime ore del mattino o alla sera, sempre con adeguate protezioni.
Infatti l’eliminazione di un favo è una operazione che presenta notevoli rischi se non eseguita nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza con particolare riferimento all’uso dei dispositivi di protezione individuale. L’operatore deve tenere presente che la rapida ed improvvisa reazione delle vespe può mettere a repentaglio sia la propria incolumità che quella delle altre persone presenti.
Il personale Cesan è specializzato nel localizzare i favi, spesso nascosti sotto ripari naturali o all’interno di strutture abitative. La ricerca della protezione da parte delle vespe rende i nidi difficilmente raggiungibili se non con attrezzature speciali.
Dopo aver localizzato il favo e compresa la dimensione della colonia che lo popola il personale Cesan può intervenire secondo procedure operative che si differenziano fortemente in funzione dello specifico caso.
I metodi utilizzati per la disinfestazione dalle vespe dipendono dal periodo dell’anno in cui si compie l’azione, dalla tipologia di vespa incontrata, dalle dimensioni del vespaio, dall’ubicazione del favo, dall’ambiente circostante al nido.
L’impresa di disinfestazioni Cesan adopera strumenti a norma CE in tutti i casi di disinfestazione. Le attrezzature utilizzate nelle attività di disinfestazione variano in base all’entità del fenomeno, alle aree da trattare, al tipo di ambiente e alle necessità del cliente.
L’alta specializzazione del personale Cesan incaricato della disinfestazione garantisce la sicurezza dell’ambiente trattato, degli esseri umani e degli animali domestici che in esso vivono.
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